Non c’è uomo che non ne abbia almeno una nell’armadio, da utilizzare per l’ufficio, le cene ufficiali o le occasioni importanti. La giacca è un elemento dell’abbigliamento maschile indispensabile, che completa non solo gli outfit più eleganti ma anche il look casual.
Questo capo ha una lunga storia alle spalle, fatta di cambiamenti estetici e pratici che si sono via via adattati al susseguirsi degli stili e delle finalità d’uso, fino ad arrivare a una molteplicità di modelli a cui la moda uomo non intende rinunciare così presto.
Partiamo però dall’inizio, ossia dalla vera origine di questo capo d’abbigliamento, un tempo riservato esclusivamente agli uomini.
Le origini della giacca
Al contrario di quanto si possa immaginare, non nasce per essere elegante. Tutt’altro, i primi portatori di questo capo d’abbigliamento erano dei contadini francesi che, nel 1300, realizzavano questi soprabiti corti davanti e a manica lunga utilizzando scarti di tessuto e stoffe di scarsa qualità.
“Giacca” deriva proprio dal francese Jacques, tipico nome del proletariato francese molto comune all’epoca, e che pertanto poteva richiamare ad un capo d’abbigliamento maschile e dalle umili origini.
La prima evoluzione ideologica e simbolica da capo povero a completo elegante e raffinato arriva quattrocento anni dopo. Siamo nell’Inghilterra di fine Settecento, periodo in cui viene rivalutata anche stilisticamente: cambiano i bottoni, la lunghezza, i taschini, le rifiniture.
Gli Illuminati fanno di questo capo uno dei pezzi centrali del proprio abbigliamento, tant’è che già nell’Ottocento giacca, gilet e pantalone diventa un tutt’uno consolidato, unione di certo valida fino a oggi.
Il punto di forza della giacca odierna è la sua versatilità. Bisogna ovviamente scegliere la giacca giusta per ogni abbinamento: una giacca da completo dev’essere portata con pantalone elegante e scarpa lucida, mentre una giacca sportiva, dalla scollatura profonda dal taglio corto, può essere adattata a jeans e sneakers senza problemi.
