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Principe di Galles: un tessuto versatile e dallo stile senza tempo

Rimane ancora adesso uno dei tessuti più amati per l’abbigliamento maschile: è il tessuto Principe di Galles, caratteristico per i suoi disegni a quadri con numerose variazioni di colori.

Le origini del tessuto Principe di Galles

Ideale per l’inverno ma anche in primavera, le origini del tessuto risalgono al 1800 quando un gruppo di possidenti inglesi decide di emigrare nella vicina Scozia. Per differenziarsi dal clan locali, al tempo di Giorgio IV, i nuovi emigrati decidono di indossare un certo tipo di pattern a quadri che diventa emblema distintivo del loro abbigliamento. In un primo tempo chiamato glen plaid, ai tempi di Edoardo VII, il tessuto viene poi utilizzato per i completi degli eredi al trono inglesi: a partire da questo momento prende il nome di “Principe di Galles”.

È a Edoardo VII, quindi, che si addebita il successo dell’abito in Principe di Galles che diventa un must dell’abbigliamento maschile. Ma è solo agli inizi del XX secondo che il tessuto conquista il massimo della sua popolarità: con Edward Albert, Principe del Galles dal 1910 al 1936, la fantasia del tessuto diventa il simbolo e la caratteristica principale dei suoi abiti sartoriali e così anche una vera icona di stile per la moda maschile.

Caratteristiche

Grandi quadri in cui si alternano fantasie a quadretti più piccoli e Pied-de-poule, i riquadri possono essere semplici o decorati con fili colorati che delimitano il disegno e rendono più vivace l’aspetto dell’abito. Il must del Principe di Galles è il bianco/nero ma può essere declinato in altri colori come il blu o il marrone.

Questo tessuto è soprattutto versatile: adatto a tutte le stagioni e a tutti gli stili, è ideale per un abbigliamento sportivo ma anche elegante, declinabile in moltissime versioni grazie a tessuti leggeri o pesanti a seconda della stagione, con lana pettinata o cardata in base al look che si vuole ottenere.

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