l lino è un genere di tessuto conosciuto fin dai tempi più remoti.
Dal momento in cui è stato introdotto nella zona europea, ha cominciato ad avere un grandissimo successo. Successivamente leggerete tutti i vari passaggi inerenti gli aspetti storici di tale fibra, con l’aggiunta delle sue caratteristiche e curiosità.
Informazioni generali storiche
Gli sviluppi tecnologici hanno proclamato l’assoluta superiorità di questo tessuto.
Col trascorrere del tempo il “lino” diventa sempre più apprezzato e richiesto. Le sue tecniche di lavorazione restano le medesime, ovvero il lino viene prima filato e poi “tessuto” manualmente.
Poi nel “1784” con la realizzazione del primo telaio, il procedimento avviene in modo molto più semplificato e rapido.
Ma è la “filatura” di tipo meccanico che rappresenterà successivamente la vera svolta per il “lino”. Difatti, è proprio per merito di essa che comincia la produzione di tante filature in tutto il territorio europeo.
In più i telai più moderni permettono di tessere delle “pezze” con disegni, aspetto molto utile e gradito da tanti clienti.
Le peculiarità del “lino europeo”
L’assemblaggio delle fibre attribuiscono al “lino” delle qualità straordinarie. Sono dei vantaggi inconfutabili che consentono di lavorare i tessuti a prescindere dall’utilizzo finale. Quest’ultimo può riguardare il vestiario come pezzi d’arredamento, oppure biancheria idonea per l’ambiente casalingo.
Il “lino” che viene coltivato in “Europa” è ritenuto senza alcun dubbio il migliore a livello mondiale. La sua sublimità è dovuta da diversi elementi estremamente vantaggiosi: la possibilità di poter usufruire dei terreni più idonei, i fattori climatici favorevoli e l’esperienza di “linicoltori” competenti che prestano una grande attenzione ai livelli qualitativi.
Nell’ambito della produzione agricola gli esperti controllano tutto con enorme scrupolosità. Come prima cosa si dedicano alla giusta preparazione del terreno da adoperare, poi effettuano una valutazione delle varietà. In seguito si pensa a seminare e a far crescere adeguatamente il “lino”. Dopodiché si passa al processo della raccolta e della macerazione, utile per l’incentivazione dell’estrazione delle fibre.
Si tratta di fasi che necessitano di molta rigidità e di verifiche continue.
Questa è una tipologia di coltura che viene praticata basandosi sulle tradizioni, ma con un occhio particolare rivolto verso tutto ciò che concerne il progresso della ricerca sia “scientifica” che industriale.
Le caratteristiche del lino
Il “lino” rappresenta sicuramente la fibra tessile naturale più duratura e resistente. Inoltre permette un efficiente assorbimento dell’umidità che lo fa diversificare dalle altre tipologie di fibre.
Una “fibra” che si può tranquillamente accostare direttamente alla cute se si tratta di un capo d’abbigliamento, ma anche per quanto riguarda un pezzo appartenente alla “biancheria” di casa.
Il “lino” procura un grande conforto in ogni momento dell’anno, ma è utilizzato in modo particolare nel periodo estivo. Difatti tale tessuto vi consente di affrontare nel migliore dei modi le giornate più calde, grazie alla freschezza che procura sulla pelle un capo d’abbigliamento costituito dal “lino”.
Infine si tratta di una fibra ecologica che non provoca alcun tipo di reazione allergica e non causa arrossamenti cutanei.
Paragonato quindi ad altre tipologie di “fibre” tessili, il “lino” è certamente quella che in forma maggiore rispetta l’ambiente.