Il tight è tra gli abiti maschili più eleganti in assoluto. In inglese il tight viene chiamato morning dress proprio per sottolineare la sua occasione d’uso. Si tratta, infatti, di un abito da giorno che va indossato rigorosamente la mattina o nel primo pomeriggio.
Il tight viene sovente scelto per le cerimonie nuziali molto solenni purché vengano celebrate prima delle ore 18:00 e la sposa indossi un abito lungo, bianco, con strascico e velo. Regala subito a chi lo indossa particolare eleganza senza tempo. Se indossato dallo sposo, anche i testimoni e gli ospiti più in vista come padri e fratelli degli sposi dovrebbero indossare il tight.
Oltre alle cerimonie nuziali, il tight è obbligatorio anche in alcune occasioni come il Royal Ascot.
La caratteristica principale di questo abito sta nelle falde arrotondate sul davanti e le code con l’alto spacco posteriore centrale. Questa particolare caratteristica dell’abito è un antico retaggio dovuto all’esigenza di poter montare a cavallo.
Il tight risponde a ben precise caratteristiche che vanno sempre rispettate nella realizzazione di un abito estremamente formale come questo.
La giacca fascia la vita e segna i fianchi, è di colore “fumo di Londra” o grigio antracite e possiede solo un bottone. Non sono presenti tasche, ma solo un taschino in alto a sinistra. Le falde sono arrotondate sul davanti e formano due lunghe code sul retro. Le code posteriori devono sfiorare la piega del ginocchio.
La giacca andrebbe tenuta sempre abbottonata. I pantaloni sono grigi leggermente rigati. Il loro taglio è molto classico, dritto e senza alcun risvolto in fondo e con delle pinces sul davanti. Non sono presenti i passanti. Al loro posto solitamente vengono aggiunti i bottoni per agganciare le bretelle.
Il tight prevede anche il panciotto monopetto o doppiopetto. Generalmente il panciotto monopetto è a cinque o sei bottoni, mentre a tre o quattro coppie di bottoni per la versione doppiopetto.
Anche in questo caso il colore rimane il grigio perla o color crema. Si utilizza il panciotto nero o grigio antracite per cerimonie in Vaticano e per i funerali.
La camicia è bianca in cotone con polsini doppi chiusi da gemelli. La cravatta a plastron fermata da una spilla era la cravatta tradizione per il tight. Sempre più spesso oggi viene sostituita dalla cravatta semplice in seta. Non va mai indossato con il tight il farfallino o l’ascot.
Così come le code posteriori, altro elemento distintivo del tight è il cilindro che deve essere di colore grigio o nero. Il cilindro non va indossato durante la cerimonia. Per tutte queste caratteristiche e per la particolarità dei dettagli è necessario che chi lo indossi lo faccia con particolare disinvoltura per evitare movimenti goffi.
Sicuramente un buon tight, realizzato in modo sartoriale, può aiutare a rendere questo capo unico e perfetto per occasioni formali. Il tight è capo particolarmente complesso dove ogni dettaglio gioca un ruolo fondamentale. Dal punto di vista sartoriale deve presentare un taglio impeccabile ed una tecnica perfetta.
Per valorizzare al massimo il corpo di chi lo indosserà deve essere eseguito al meglio un particolare gioco di tagli e pinces così da minimizzare i difetti. Il tight nasce come capo avvitato. La giacca, in particolare, deve fasciare i fianchi, ma non deve mai limitare i movimenti.