Inseparabili compagni del sarto, i fili da cucito sono fondamentali per il confezionamento di un capo d’abbigliamento. La scelta del filo più adeguato da utilizzare si rivela quindi decisiva per il sarto e per ottenere un prodotto finale di buona qualità.
Vediamo insieme quali sono le principali tipologie di fili da cucito e l’utilizzo consigliato in base al lavoro da eseguire.
Partiamo dal filo di cotone. Indicato per il cucito semplice e per il confezionamento di tessuti delicati come veli e lingerie, il filo di cotone presenta un aspetto lucido e un rivestimento che gli consente di prendere il colore con più facilità; di contro, però, è poco flessibile, per cui non è adatto per stoffe elasticizzate, in quanto potrebbe spezzarsi.
Vi sono vari tipi di cotone. Il cotone generico è adatto per stoffe di cotone leggero o medio, lino e rayon. Il cotone intrecciato, il cotone perlé e il cotone a broder, invece, sono indicati per il ricamo.
Il filo di merletto, a stretto intreccio, risulta molto solido e liscio.
Il filo di rayon è perfetto per la lavorazione di ricami piatti, al posto del filo di cotone, che risulterebbe troppo grosso.
Il filo di nylon, forte e sottile, è indicato per il confezionamento i tessuti leggeri o medio-pesanti.
Il filo di poliestere è un filo forte e lucente, che spesso presenta una finitura di silicone o di cera che gli consente di attraversare agevolmente la stoffa. Adatto per cuciture a mano o a macchina, presenta un aspetto cerato.
Perfetto per le creazioni sartoriali, il filo di seta è un filo sottile e assai flessibile, ideale soprattutto per il ricamo su tessuti di seta o di lana.
Dorato, argentato o color bronzo, Il filo metallizzato è indicato per decorazioni ricamate realizzate per esempio su accessori come le borse.
In generale, comunque, il filo più indicato per ogni lavorazione va scelto in base al colore, alla lucentezza, allo spessore e soprattutto alla cucibilità.