Il gilet da uomo è un classico senza tempo, un capo dell’abbigliamento maschile che ha sempre avuto un posto rilevante nel guardaroba degli uomini.
Un elemento estremamente adattabile per svariati outfit.
Le peculiarità del gilet
Spesso si usa anche la definizione di panciotto, per descrivere questo capo d’abbigliamento, indicando quel capo essenziale per completare il classico abito costituito da tre pezzi.
Le origini del gilet
Il gilet è un importante capo d’abbigliamento nel settore maschile, che fece la sua prima apparizione verso il XVII secolo. Difatti le tendenze francesi di quei tempi richiedevano tale capo, per avere uno stile impeccabile.
Dopodiché iniziò a essere usato anche in territorio inglese, ma in quel caso aveva pochissima somiglianza col capo attuale. Oltre ciò, al principio i modelli avevano le maniche, eliminate poi successivamente e col trascorrere del tempo.
I cambiamenti del gilet dall’ ‘800 fino ai tempi attuali
Con l’arrivo della giacca, il gilet inizia ad avere un ruolo secondario. Tutto ciò anche per via del fatto che allora aveva prettamente la funzione di celare la presenza delle bretelle e di essere adoperato per inserirvi l’orologio da taschino.
Quando in seguito le bretelle sono state sostituite dalla cintura, a quel punto il gilet è tornato alla ribalta della moda maschile.
La versione monopetto e quella doppiopetto
Il tipo tradizionale è costituito da una parte in fodera, nella zona del retro. Mentre sul punto frontale si presenta in tessuto. Dietro si può trovare un piccolo laccio, molto utile per poter regolare come meglio si crede l’aderenza del modello.
Ci può essere o meno la presenza dei revers e ci sono due tipologie di gilet: monopetto e doppiopetto. Si suggerisce di scegliere un modello che possa disporre sempre di un bottone in più, rispetto al tipo di giacca che si vuole adoperare. Oltre ciò bisogna tener presente che l’ultimo bottone deve rimanere slacciato.