Realizzare un abito sartoriale significa soprattutto avere cura dei dettagli.
Creatività, accuratezza, manualità ed esperienza: elementi indispensabili per la nascita di un abito sartoriale. Ogni abito sartoriale ha un’anima, racconta una storia, la storia di chi mette passione nel proprio lavoro ogni giorno, di chi vuole realizzare qualcosa di unico. Ma soprattutto, un abito deve soddisfare chi lo indosserà, rappresentare il suo spirito, il suo gusto.
Come nasce un abito sartoriale, quindi? Tutta questione di tempo, di cura, di pazienza. Quali sono le fasi di lavorazione e qual è il percorso che trasforma un tessuto anonimo in un abito su misura?
Prima fase: l’incontro tra cliente e sarto
Se un abito deve raccontare l’anima di qualcuno, questa è una tappa imprescindibile per il sarto che voglia capire gusto e spirito del cliente. Che stile cerca? Elegante o moderno? Stile classico o casual? Tessuto, colore, bottoni sono scelte da valutare insieme.
Seconda fase: scelta del tessuto dell’abito sartoriale
Trovare il tessuto più adatto per l’abito sartoriale è la seconda tappa di questo percorso a due. Il tessuto è la base: viene plasmato e trasformato nel progetto che si intende realizzare. È una scelta fondamentale che rivela lo stile di chi dovrà indossare l’abito, ma soprattutto ne condizionerà la vestibilità.
Terza fase: progettare il capo
A questo punto è necessario mettere su carta il progetto dell’abito. È la fase in cui il sarto immagina l’abito sartoriale e lo concretizza prima nella sua mente, poi sulla carta. Da qui nasce un prodotto unico, creato su misura a posta per il cliente.
Quarta fase: taglio e lavorazione del capo
Attraverso l’utilizzo di gessi viene effettuato il piazzamento del modello sul tessuto. Si tratta di una antica tecnica che alcune sartorie scelgono di mantenere. Stile, gusto ed esperienza del sarto entrano in gioco e influiscono sulla fase di lavorazione, quella concreta dell’abito sartoriale. Dal piazzamento alle rifiniture: ogni operazione viene eseguita a mano, ed è questa la vera firma del sarto. In questa fase sarà chiara la sua manualità, il suo tocco.
Una volta rifinito, cucito e assemblato, si passa alla prima prova. In questa fase l’abito è ancora una bozza, vicino alla creazione finale ma con la possibilità di applicare le varie modifiche chieste dal cliente. Perché l’obiettivo rimane lo stesso: soddisfare chi indosserà quel pezzo unico.