L’Hopsack è un tessuto particolarmente indicato per il guardaroba primavera-estate, spesso adottato per realizzare giacche da uomo.
L’Hopsack è caratterizzato da una trama larga, i cui fili intrecciati creano un gradevole schema a scacchi. Il risultato è un tessuto informale, una perfetta alternativa per sostituire i più invernali tweed o flanella. Il suo nome deriva dal termine inglese hop-sack, successivamente modificato in sack for hops, ovvero sacca per luppolo. Indicava infatti, il materiale delle borse in iuta impiegate per trasportare questo tipo di pianta.
Nella scelta della stoffa per il proprio abito, il tatto gioca un ruolo fondamentale. Proprio toccando con mano, possiamo infatti riconoscere la qualità di un tessuto come l’Hopsack. Importante anche il peso: la sua fibra a trama larga (250 grammi circa) lo rende particolarmente traspirante, l’ideale per la primavera e l’estate. Se foderato potrà essere indossato anche in autunno e inverno.
L’Hopsack è perfetto per un abito da lavoro, magari in tinta unita. Un esempio potrebbe essere una giacca blu doppiopetto, da indossare in ufficio con camicia e cravatta. Ottimo anche per il tempo libero, indossato con polo o t-shirt, abbinato a pantaloni chiari o jeans. I blazer confezionati con questo tipo di stoffa regalano uno stile casual e sono molto resistenti alle pieghe (al contrario di altri tessuti estivi, come il lino).
Il tessuto Hopsack viene scelto raramente per confezionare pantaloni eleganti. Si tratta, infatti, di un materiale delicato, sensibile allo sfregamento, che rischia di strapparsi soprattutto nella parte interna.
Per aggiungere un tocco personale al proprio stile, si può optare per tessuti Hopsack a fantasia: micropattern discreti o grandi fantasie (i cosiddetti finestrati o overcheck) esaltano la particolare trama. Fantasie eccessivamente sgargianti o varianti di colore troppo chiare, andrebbero però evitate per gli abiti da sera.